Protezione Solare: Cosa Dobbiamo Sapere?

Quanto Prima devo Spalmare la Protezione Solare? Come Scegliere la Protezione Solare? Che cosa Vuol Dire SPF? Sono Tossiche?

I dilemmi più diffusi in tema di tintarella e scottature, e le risposte della scienza riguardo alla protezione solare.

Siamo di nuovo in quel momento dell’anno: quello della scelta delle creme solari e dei dubbi sul loro utilizzo e sulla loro efficacia. Basandoci su un articolo pubblicato su Vox, abbiamo raccolto alcune delle domande più comuni riguardo alle protezioni solari, tumori cutanei e tintarella. Ecco le risposte fornite dalla scienza.

1) Che Cosa Significa SPF, e Quale Fattore di Protezione Scegliere?

SPF sta per “Sun Protection Factor” (fattore di protezione solare). Questo numero indica la capacità dei filtri solari di proteggere dalle radiazioni UVB, le più pericolose perché responsabili delle ustioni cutanee. Per calcolare il fattore di protezione cutanea, vengono confrontati i tempi di arrossamento di pelli protette da creme solari e pelli non schermate.

La capacità di protezione di un filtro solare non aumenta in modo lineare all’aumentare dell’SPF: ad esempio, un SPF 30 non è due volte più efficace di un SPF 15. Se usato correttamente, il primo scherma il 97% dei raggi UVB, il secondo il 93%. La maggior parte dei dermatologi raccomanda creme con un SPF di almeno 30, meglio se resistente all’acqua (proteggono fino a 40 minuti “a mollo”).

Questo valore, tuttavia, non dice nulla sulla protezione contro i raggi UVA, che penetrano in profondità nell’epidermide, facendole perdere elasticità e causando le rughe. Anch’essi contribuiscono al rischio di tumori cutanei. Per questo è meglio scegliere filtri solari “ad ampio spettro”.

2) Scottature e Cancro Cutaneo: Dopo Quante Ustioni mi Devo Preoccupare?

Non esiste un numero preciso, ma in generale, più sono, più alto è il rischio, soprattutto se riportate durante l’infanzia: la pelle dei bambini è infatti molto più vulnerabile ai danni da radiazione solare. La capacità di tolleranza delle scottature prima di lesioni irreparabili dipende da un mix di fattori come la familiarità al cancro, il tipo di pelle, la serietà delle ustioni e il tempo trascorso al sole. In generale, più scura è la pelle, minore è il rischio di scottature e di cancro cutaneo. Chi ha la pelle chiara e la tendenza a bruciarsi ha più probabilità di incorrere in tumore della pelle.

3) Come si Applicano le Creme Solari?

Perché siano efficaci, le creme solari vanno spalmate generosamente su tutte le aree non coperte da indumenti almeno 15 minuti prima di esporsi al sole, ricordandosi di coprire anche parti spesso trascurate come il volto, le orecchie e le labbra. La protezione va riapplicata ogni due ore e dopo ogni bagno. La dose consigliata è quella di un bicchierino da shot (ma se ne serve di più, non lesinate).

4) Che Differenza c’è tra Filtri Solari Chimici e Fisici?

I filtri solari fisici, noti anche come “sunblock”, agiscono creando una barriera fisica con particelle di titanio o zinco che riflette i raggi solari. Rispetto ai filtri chimici, i sunblock tendono a essere più opachi e visibili. Entrambi sono efficaci; la cosa importante è scegliere un prodotto che si è sicuri di usare regolarmente.

5) Le Creme Solari Ridurranno il Rischio di Tumore Cutaneo?

Studi scientifici dimostrano chiaramente che i filtri solari riducono il rischio di incorrere in un carcinoma, il tumore della pelle più comune, che colpisce le parti del corpo più esposte al sole. Più difficile da dimostrare scientificamente è l’efficacia contro i melanomi, per vari motivi: questo secondo tipo di tumore si manifesta molti anni dopo il danno cutaneo; è più legato a un’esposizione solare intermittente (per esempio, quella di chi abita ad alte latitudini e si espone al sole durante le vacanze); e mancano studi controllati randomizzati – in cui solo a metà campione venga dato un filtro solare. Inoltre, chi usa più creme solari ha in genere una carnagione chiara, che è legata a un rischio maggiore, un fattore che può creare confusione nei dati.

Nonostante queste difficoltà, è ormai chiaro che le creme solari proteggono dalle scottature, e si sa che le ustioni sono tra i principali fattori di rischio per tutti i tumori cutanei.

6) Le Creme Solari Stesse Sono Cancerogene?

No! Alcuni studi suggeriscono che chi usa spesso creme solari sia più esposto al rischio di tumori cutanei, ma si tratta di correlazioni ingannevoli. Chi usa spesso filtri solari tende a esporsi più frequentemente al sole e alle sue radiazioni dannose; le persone con carnagione chiara, più vulnerabili a questo tipo di tumore, usano più spesso creme solari; inoltre, cospargersi di protezione può creare un falso senso di sicurezza, portando a esporsi nelle ore più a rischio o a tintarelle più lunghe.

Alcune preoccupazioni riguardano l’uso a lungo termine delle creme solari, per via di alcune sostanze chimiche in esse contenute, come i parabeni. Tuttavia, le evidenze sui possibili effetti cancerogeni di queste sostanze o sulla loro capacità di interferire con la funzionalità ormonale femminile sono basse e inferiori a quelle che provano il nesso tra esposizione al sole e tumori cutanei.

7) I Filtri Solari Impediscono l’Assunzione di Vitamina D?

La fonte principale di assunzione di vitamina D è la luce solare. Proteggersi dagli effetti nocivi delle radiazioni non preclude la produzione di questa importante sostanza.

8) Il Sole Danneggia le Creme Solari?

Sì, così come fa la sabbia. Ecco perché è bene non utilizzare le creme dell’anno precedente. Se conservate in modo ottimale, le creme solari durano per 12 mesi dalla data di apertura (indicato come “period after opening” sulle etichette). Tuttavia, considerato l’uso e le condizioni in spiaggia, possono perdere efficacia anche in meno tempo.

9) Se Sono Già Abbronzato, Posso Farne a Meno?

No, perché il potere di protezione dalle radiazioni offerto da una pelle abbronzata – cioè dal pigmento melanina – è molto inferiore rispetto a quello delle creme solari. Anche chi è già abbronzato rischia di scottarsi, soprattutto perché tende a preoccuparsi meno della protezione. Inoltre, le creme con SPF alto non impediscono l’abbronzatura, ma piuttosto favoriscono un’abbronzatura più lenta, meno traumatica e più duratura.

10) E se Proprio Detesto le Creme?

L’unica alternativa è evitare di esporsi al sole o farlo vestiti. Tuttavia, non con i classici parei o camicioni bianchi, che lasciano filtrare la luce. Gli abiti che proteggono meglio sono tessuti pesanti di colore rosso-arancio o scuro, che però sono meno utilizzati in estate.

Conclusioni

La protezione solare è un elemento essenziale per prevenire danni cutanei e ridurre il rischio di tumori della pelle. È importante scegliere il giusto fattore di protezione, applicare la crema correttamente e in modo abbondante, e riapplicarla regolarmente come suggeriscono i dermatologi. Scegliere tra filtri solari chimici o fisici dipende dalle preferenze personali, ma l’importante è utilizzare una protezione solare affidabile. Ricordate che la pelle è un organo prezioso da proteggere tutto l’anno, non solo durante l’estate.

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