Che Cos’è l’Osteocondrosi: Cause, Sintomi e Trattamenti

fisioterapia, riabilitazione e ortopedia per osteocondrosi al Centro Colombo Genova

Introduzione all’Osteocondrosi

L’osteocondrosi è un gruppo di patologie ortopediche che colpiscono prevalentemente bambini e adolescenti, causando un processo infiammatorio-degenerativo nei nuclei di accrescimento delle ossa. Queste condizioni possono provocare deformità e dolore, influenzando la crescita ossea normale. In questo articolo esploreremo le principali forme di osteocondrosi, le loro cause, sintomi, e i trattamenti disponibili, con un focus particolare sul ruolo del Centro Colombo Genova nella gestione di queste patologie.

Cause dell’Osteocondrosi

L’eziologia dell’osteocondrosi è ancora incerta, ma si ipotizza che la condizione possa essere dovuta a un disturbo vascolare che riduce l’apporto di sangue ai nuclei di accrescimento ossei. Questo porta a un danno cellulare, particolarmente in età adolescenziale, quando l’attività osteogenetica è più intensa. Un’altra teoria suggerisce che squilibri endocrini, insieme a traumi o microtraumi ripetuti, possano scatenare il processo degenerativo.

Sintomi dell’Osteocondrosi

L’osteocondrosi può colpire qualsiasi nucleo di ossificazione, con alcune sedi più frequentemente interessate rispetto ad altre. La malattia inizia generalmente con un processo degenerativo che coinvolge cellule ossee e cartilaginee, seguito da un aumento della densità ossea, accumulo di sali di calcio e compressione delle trabecole ossee. Il processo può durare dai 18 ai 24 mesi, passando attraverso fasi di necrosi, riassorbimento, ricostruzione e rimodellamento.

Vi sono diversi tipi di osteocondrosi. Vi elenchiamo i principali tipi:

Morbo di Perthes

Il morbo di Perthes è una forma di osteocondrosi che colpisce l’articolazione dell’anca nei bambini, generalmente di età compresa tra i 4 e i 12 anni, con una maggiore prevalenza nei maschi rispetto alle femmine. Questa condizione è caratterizzata da una temporanea interruzione dell’afflusso di sangue alla testa del femore, la parte sferica dell’osso della coscia che si inserisce nell’acetabolo dell’anca. La mancanza di adeguato apporto sanguigno porta alla necrosi avascolare, ovvero alla morte delle cellule ossee nella testa del femore, seguita da un processo infiammatorio.

Il morbo di Perthes si sviluppa in diverse fasi. Inizialmente, la riduzione dell’afflusso di sangue provoca la necrosi della testa femorale. Successivamente, l’organismo tenta di riparare il danno, sostituendo il tessuto necrotico con nuovo osso, ma durante questo processo la testa del femore può perdere la sua forma sferica, diventando irregolare o appiattita. Questo può comportare problemi di movimento e dolore, soprattutto durante l’attività fisica. Se non trattata adeguatamente, la condizione può portare a deformità permanenti dell’anca e a un precoce sviluppo di osteoartrosi.

Sintomi e Diagnosi

I sintomi del morbo di Perthes possono variare, ma spesso includono dolore all’anca, alla coscia o al ginocchio, zoppia e una limitazione dei movimenti dell’articolazione dell’anca. In molti casi, il dolore può essere intermittente e peggiorare con l’attività fisica. La diagnosi si basa su una combinazione di esame clinico e imaging radiografico. Gli esami radiologici, come le radiografie o la risonanza magnetica, sono fondamentali per visualizzare la necrosi della testa femorale e valutare l’entità del danno.

Trattamento

Il trattamento del morbo di Perthes varia in base alla gravità della condizione, all’età del bambino e al grado di coinvolgimento della testa del femore. Nelle fasi iniziali, soprattutto nei bambini più piccoli, il trattamento conservativo è spesso preferito. Questo può includere riposo, fisioterapia, l’uso di tutori per mantenere la corretta posizione dell’anca, e farmaci per alleviare il dolore e l’infiammazione. L’obiettivo è di favorire la guarigione naturale del femore, mantenendo la sua forma sferica e prevenendo deformità.

Nei casi più gravi o quando il trattamento conservativo non è efficace, può essere necessario ricorrere alla chirurgia. Le procedure chirurgiche possono variare da interventi per migliorare la congruenza dell’articolazione dell’anca, come l’osteotomia, fino a interventi più complessi per rimodellare la testa del femore o l’acetabolo. L’intervento chirurgico mira a prevenire la deformità permanente dell’articolazione e a preservare la funzionalità dell’anca a lungo termine.

Prognosi

La prognosi del morbo di Perthes dipende da vari fattori, tra cui l’età del bambino al momento della diagnosi e l’estensione del danno alla testa femorale. I bambini più giovani tendono a recuperare meglio poiché le loro ossa sono ancora in fase di crescita e hanno una maggiore capacità di rimodellamento. Tuttavia, nei casi in cui il morbo di Perthes viene diagnosticato in uno stadio avanzato o nei bambini più grandi, c’è un rischio maggiore di complicazioni a lungo termine, come la deformità dell’anca e l’artrosi precoce. Un monitoraggio a lungo termine è spesso necessario per gestire eventuali problemi residui e garantire una buona qualità di vita.

Morbo di Osgood-Schlatter

Il morbo di Osgood-Schlatter è una patologia che colpisce prevalentemente adolescenti in fase di crescita, soprattutto coloro che praticano sport ad alto impatto come calcio, basket, ginnastica e atletica. Questa condizione è caratterizzata da un’infiammazione della cartilagine di accrescimento (o apofisi) della tuberosità tibiale anteriore, il punto in cui il tendine rotuleo si inserisce sulla tibia. L’irritazione e l’infiammazione della cartilagine possono portare a dolore e gonfiore nella parte anteriore del ginocchio.

Cause e Fattori di Rischio

Il morbo di Osgood-Schlatter è causato principalmente da ripetuti stress meccanici e microtraumi alla tuberosità tibiale, dovuti a movimenti ripetuti di flessione ed estensione del ginocchio. Durante la crescita, l’osso e il tendine non sempre si sviluppano con lo stesso ritmo, e questo può creare tensione eccessiva sul tendine rotuleo. Questa tensione può irritare la cartilagine di accrescimento, provocando infiammazione e dolore.

I giovani atleti, soprattutto quelli che praticano sport che richiedono salti, corse rapide o cambiamenti di direzione, sono più suscettibili al morbo di Osgood-Schlatter. Anche la crescita rapida durante l’adolescenza può contribuire a un aumento del rischio, poiché l’osso e i muscoli possono non crescere sincronicamente, aumentando lo stress sulla tuberosità tibiale.

Sintomi

I sintomi del morbo di Osgood-Schlatter si manifestano generalmente con dolore localizzato nella parte anteriore del ginocchio, appena sotto la rotula. Il dolore tende a peggiorare con l’attività fisica, in particolare durante la corsa, i salti, le salite e le flessioni del ginocchio. Spesso, si può osservare anche gonfiore e una protuberanza ossea prominente sulla tuberosità tibiale, che può essere sensibile al tatto.

Nei casi più gravi, il dolore può essere presente anche a riposo e interferire con le attività quotidiane. Tuttavia, la condizione è solitamente autolimitante e tende a risolversi con la maturazione scheletrica, quando le cartilagini di accrescimento si chiudono.

Diagnosi

La diagnosi del morbo di Osgood-Schlatter è clinica e si basa sulla valutazione dei sintomi, della storia medica del paziente e di un esame fisico accurato. In alcuni casi, può essere richiesta una radiografia per escludere altre condizioni o per valutare l’entità dell’irritazione e della possibile formazione di frammenti ossei nella zona della tuberosità tibiale.

Trattamento

Il trattamento del morbo di Osgood-Schlatter è principalmente conservativo e si concentra sulla gestione dei sintomi. Il riposo dall’attività fisica intensa è spesso necessario per ridurre lo stress sulla tuberosità tibiale e permettere la guarigione. Gli esercizi di stretching per i muscoli del quadricipite e del tendine del ginocchio possono aiutare a ridurre la tensione sul tendine rotuleo.

L’applicazione di ghiaccio sulla zona dolorante dopo l’attività fisica può contribuire a ridurre il gonfiore e il dolore. Inoltre, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene, possono essere utilizzati per alleviare il dolore e l’infiammazione. In alcuni casi, l’uso di tutori o fasce per il ginocchio può offrire supporto aggiuntivo durante l’attività fisica.

Prognosi

La prognosi del morbo di Osgood-Schlatter è generalmente buona. Nella maggior parte dei casi, i sintomi si risolvono con il tempo e con il trattamento conservativo, senza bisogno di interventi chirurgici. Tuttavia, è importante seguire le raccomandazioni mediche per evitare complicazioni e assicurare una guarigione completa. In rari casi, può persistere una protuberanza ossea visibile, ma questo raramente influisce sulla funzionalità del ginocchio. Una volta che la crescita scheletrica è completata, i sintomi tendono a scomparire, permettendo al giovane di riprendere tutte le normali attività fisiche.

Morbo di Köhler

Il Morbo di Köhler è una rara forma di osteocondrosi che colpisce il piede durante l’età evolutiva. Si presenta in due varianti principali: Köhler I e Köhler II (nota anche come Malattia di Freiberg), ognuna delle quali interessa una diversa parte del piede. Entrambe le varianti sono caratterizzate da un’interruzione temporanea del flusso sanguigno alle ossa affette, portando a necrosi avascolare e a una successiva rigenerazione ossea. Il morbo di Köhler si manifesta generalmente nei bambini e negli adolescenti, con una maggiore incidenza nei maschi.

Morbo di Köhler I

Morbo di Köhler I coinvolge lo scafoide tarsale, un piccolo osso situato nella parte mediale del piede. Questa condizione si verifica principalmente nei bambini di età compresa tra i 3 e i 7 anni, con una predominanza nei maschi. L’interruzione del flusso sanguigno allo scafoide tarsale porta a necrosi ossea, causando dolore, gonfiore e, talvolta, un’andatura zoppicante.

Sintomi e Diagnosi

I sintomi principali del Morbo di Köhler I includono dolore localizzato sulla parte interna del piede, gonfiore e sensibilità alla palpazione. Il bambino può sviluppare una zoppia, cercando di evitare di mettere peso sul piede affetto. La diagnosi viene solitamente confermata attraverso radiografie, che mostrano un’area di appiattimento e frammentazione dello scafoide tarsale.

Trattamento

Il trattamento per il Morbo di Köhler I è principalmente conservativo. Include il riposo e l’uso di plantari o di un gesso per alleviare la pressione sull’osso affetto, facilitando così la guarigione. Nella maggior parte dei casi, i sintomi si risolvono spontaneamente nel corso di alcuni mesi, con una completa rigenerazione ossea e il recupero delle normali funzioni del piede.

Morbo di Köhler II (Malattia di Freiberg)

Morbo di Köhler II, o Malattia di Freiberg, coinvolge il secondo metatarso, un osso lungo situato nella parte anteriore del piede. Questa variante si manifesta più frequentemente negli adolescenti, in particolare nelle ragazze di età compresa tra gli 11 e i 15 anni. La malattia è spesso associata a un microtrauma ripetitivo o a un carico eccessivo sul piede, che provoca un’interruzione del flusso sanguigno al metatarso, portando a necrosi e collasso dell’osso.

Sintomi e Diagnosi

I pazienti con Morbo di Köhler II presentano dolore nella parte anteriore del piede, specialmente durante la deambulazione o altre attività che mettono sotto stress il metatarso. Il dolore è spesso accompagnato da gonfiore e, in alcuni casi, da rigidità articolare. La diagnosi si basa su un esame clinico e su radiografie che possono rivelare appiattimento e frammentazione della testa del secondo metatarso.

Trattamento

Il trattamento per il Morbo di Köhler II può variare a seconda della gravità dei sintomi e della risposta del paziente alle terapie conservative. Nelle fasi iniziali, il riposo, l’uso di plantari per distribuire meglio il peso e l’applicazione di ghiaccio possono aiutare a ridurre i sintomi. Nei casi più gravi o persistenti, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere eventuali deformità, rimuovere frammenti ossei necrotici o ricostruire l’articolazione metatarsale.

Prognosi

La prognosi per entrambi i tipi di Morbo di Köhler è generalmente buona, con la maggior parte dei pazienti che recuperano completamente con il trattamento adeguato. Tuttavia, è essenziale un’adeguata diagnosi e gestione della condizione per prevenire complicazioni a lungo termine, come deformità o dolore cronico. La guarigione completa può richiedere diversi mesi, durante i quali il bambino o l’adolescente dovrà limitare l’attività fisica e seguire le indicazioni mediche per favorire la rigenerazione ossea.

Morbo di Sever

Il Morbo di Sever, o apofisite calcaneare, è una condizione infiammatoria che interessa il nucleo di accrescimento del calcagno (il tallone) nei bambini e adolescenti, solitamente tra i 9 e gli 11 anni. È una delle cause più comuni di dolore al tallone nei giovani atleti, soprattutto in quelli che praticano sport che implicano salti o corse frequenti, come il calcio, la pallacanestro o la ginnastica. La condizione si manifesta prevalentemente nei maschi, ma può colpire anche le femmine.

Cause e Fattori di Rischio

Il Morbo di Sever è causato da microtraumi ripetuti sul nucleo di accrescimento del calcagno, una struttura ossea ancora in via di sviluppo durante l’infanzia e l’adolescenza. Durante la fase di crescita rapida, le ossa, i muscoli e i tendini non crescono alla stessa velocità, provocando tensione e trazione eccessiva sul tendine d’Achille, che si inserisce sul calcagno. Questo può causare infiammazione e dolore. I fattori di rischio includono l’attività fisica intensa, l’uso di calzature inadatte, l’obesità e la presenza di piedi piatti o con arco alto, che aumentano lo stress sul tallone.

Sintomi e Diagnosi

I sintomi del Morbo di Sever includono dolore localizzato al tallone, che peggiora durante o dopo l’attività fisica. Il dolore è spesso bilaterale, ma può manifestarsi anche solo su un lato. Altri sintomi possono includere gonfiore e sensibilità alla palpazione del calcagno. Nei casi più gravi, il bambino può avere difficoltà a camminare o a mettere peso sul tallone. La diagnosi è clinica e si basa sulla storia del paziente e sui sintomi riportati. La radiografia è generalmente normale e viene utilizzata per escludere altre condizioni, come fratture o infezioni.

Trattamento

Il trattamento del Morbo di Sever è generalmente conservativo e mirato ad alleviare i sintomi e a ridurre l’infiammazione. Le opzioni di trattamento includono:

  • Riposo: È essenziale ridurre o sospendere temporaneamente le attività sportive per permettere al tallone di guarire.
  • Applicazione di ghiaccio: L’applicazione di ghiaccio sul tallone dopo l’attività fisica può aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione.
  • Plantari e talloniere: L’uso di plantari ortopedici o di talloniere in gel può aiutare ad assorbire gli urti e a ridurre lo stress sul calcagno, fornendo sollievo durante la deambulazione.
  • Esercizi di stretching: Esercizi mirati di stretching del tendine d’Achille e dei muscoli del polpaccio possono alleviare la tensione sul calcagno e prevenire recidive.
  • Farmaci antinfiammatori: L’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene, può essere utile per ridurre il dolore e l’infiammazione, soprattutto nelle fasi acute della malattia.

Prognosi

La prognosi per il Morbo di Sever è eccellente. Con un trattamento adeguato e il rispetto delle indicazioni mediche, la maggior parte dei bambini guarisce completamente senza alcun danno permanente. Tuttavia, è importante seguire attentamente il piano di trattamento e monitorare la condizione per evitare ricadute, specialmente durante i periodi di crescita rapida o di intensa attività fisica. Una volta completata la fase di crescita, il rischio di recidiva è estremamente basso, poiché il nucleo di accrescimento del calcagno si ossifica e diventa meno vulnerabile alle sollecitazioni.

Conclusioni

L’osteocondrosi è una patologia complessa che richiede una diagnosi accurata e un trattamento personalizzato per prevenire complicazioni a lungo termine. Gli specialisti del Centro Colombo Genova, composti da ortopedici e fisioterapisti esperti, sono in grado di gestire efficacemente queste condizioni, offrendo un percorso di cura mirato che va dalla diagnosi alla riabilitazione. Se sospetti che tuo figlio possa soffrire di una forma di osteocondrosi, non esitare a contattare il nostro centro per una valutazione specialistica e un trattamento personalizzato.

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