Cos’è la Frattura di Clavicola?
La frattura di clavicola è una delle lesioni ossee più comuni e si verifica quando l’osso che collega lo sterno alla spalla si rompe. La clavicola è un osso lungo e sottile con una curvatura che permette il collegamento tra scapola e sterno, svolgendo un ruolo chiave nella mobilità e stabilità dell’arto superiore. Inoltre, protegge strutture anatomiche delicate come il plesso brachiale e i principali vasi sanguigni.
Nella maggior parte dei casi, la frattura della clavicola non comporta danni a queste strutture, ma, in situazioni più complesse, i frammenti ossei possono causare lesioni ai tessuti circostanti.
Cause della Frattura di Clavicola
Questa frattura si verifica principalmente in seguito a traumi diretti o indiretti. Tra le cause più comuni troviamo:
- Cadute sulla spalla o sulla mano tesa (incidenti sportivi, cadute accidentali);
- Traumi diretti alla clavicola (ad esempio, un colpo ricevuto durante uno sport di contatto o un incidente stradale);
- Fratture neonatali dovute a parti difficili;
- Osteoporosi e fragilità ossea, che aumentano il rischio di frattura in età avanzata.
Fattori di Rischio
Alcuni fattori possono predisporre maggiormente a questa frattura:
- Età avanzata (ridotta densità ossea);
- Giovane età (processo di ossificazione incompleto);
- Sport di contatto o attività ad alto impatto (rugby, ciclismo, sci, motociclismo, equitazione);
- Dieta povera di calcio e deficit vitaminici che riducono la robustezza ossea.
Classificazione delle Fratture di Clavicola
Queste problematiche vengono classificate in base alla loro localizzazione e gravità:
In base alla posizione della frattura:
- Terzo mediale (vicino allo sterno);
- Parte centrale (il punto più frequente di frattura);
- Terzo laterale (vicino alla spalla).
In base alla disposizione dei frammenti:
- Composta: i monconi ossei rimangono allineati;
- Scomposta: i frammenti si spostano, con possibile sovrapposizione o separazione.
In base alla condizione della cute sovrastante:
- Frattura chiusa: la pelle rimane integra;
- Frattura esposta: la pelle viene lacerata, aumentando il rischio di infezione.
Sintomi della Frattura di Clavicola
I sintomi più comuni includono:
- Dolore intenso e acuto nella zona interessata;
- Gonfiore e arrossamento;
- Difficoltà a muovere il braccio;
- Deformità evidente o sensazione di un gradino osseo;
- Ematomi o lividi sulla pelle;
- Formicolio o debolezza del braccio (se coinvolte strutture nervose vicine).
Diagnosi
La diagnosi viene effettuata da uno specialista in medicina fisica e riabilitativa (fisiatra) o da uno specialista in ortopedia e traumatologia tramite:
- Esame obiettivo: il medico verifica dolore, gonfiore e limitazione del movimento;
- Radiografia: esame principale per valutare la frattura;
- Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM): usate in casi complessi o per verificare eventuali lesioni associate.
Tempi di guarigione
I tempi di recupero dipendono dalla gravità della frattura e dall’età del paziente:
- Nei bambini: 3-4 settimane;
- Negli adolescenti e adulti giovani: 6-8 settimane;
- Negli adulti più anziani: 10-12 settimane.
Durante la guarigione, il dolore e il gonfiore tendono a ridursi progressivamente.
Trattamento della Frattura di Clavicola
Trattamento conservativo
Se la frattura è composta o con minima scomposizione, si preferisce un approccio non chirurgico:
- Immobilizzazione con bendaggio a otto o a triangolo per mantenere la clavicola stabile;
- Terapia antidolorifica con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
- Applicazione di ghiaccio per ridurre gonfiore e dolore;
- Fisioterapia dopo la fase acuta per recuperare mobilità e forza muscolare.
Trattamento chirurgico
In caso di frattura scomposta, esposta o con danni ai nervi e vasi sanguigni, si ricorre alla chirurgia:
- Riduzione della frattura e stabilizzazione con placche e viti;
- Immobilizzazione post-operatoria con tutore;
- Riabilitazione fisioterapica precoce per favorire un recupero più rapido.
Riabilitazione dopo una Frattura di Clavicola
Le fratture di clavicola possono (e in alcuni casi, devono) essere trattate seguendo un protocollo riabilitativo a opera di un fisioterapista specializzato nella riabilitazione della spalla. Solitamente, l’iter si divide in due fasi:
Prima fase
L’obiettivo iniziale è ridurre il dolore e l’infiammazione, migliorando gradualmente la mobilità articolare. A questo scopo, oltre a tecniche di terapia manuale e mobilizzazioni passive o assistite, si possono integrare trattamenti antalgici come tecarterapia e terapia combinata Tecar SIN200. Queste metodiche, grazie all’azione bio-stimolante profonda, favoriscono la riduzione dell’infiammazione, accelerano la guarigione dei tessuti e migliorano la circolazione locale.
Seconda fase
Si passa al recupero della forza muscolare, utilizzando resistenze a carico progressivo. Inizialmente, gli esercizi vengono eseguiti con elastici, poi con ercoline e infine con dispositivi isoinerziali per migliorare il controllo motorio e la stabilità della spalla.
Durante la riabilitazione, il paziente impara alcuni esercizi da eseguire in autonomia a casa per garantire un recupero più rapido e costante. L’obiettivo finale è ripristinare completamente la funzionalità della spalla senza dolore.
Controllo motorio e propriocettivo
Per ottimizzare il recupero, si introducono anche esercizi di controllo motorio (propriocettivi) che migliorano la stabilità e la coordinazione scapolo-omerale. Tra gli strumenti utilizzati vi sono:
- Slashpipe
- Fluiball
- Shoulder Sphere
Riabilitazione della spalla: 6 esercizi utili
Pendolo
- Posizione prona, seduti o in piedi
- Rilassare il braccio e compiere piccoli movimenti di ondulazione o circonduzione con un peso massimo di 2 kg
- Ripetere per 2-3 minuti
Elevazione della flessione
- Supini, seduti o in piedi, incrociare le dita delle mani con le braccia tese
- Sollevare lentamente le braccia sopra la testa fino a sentire un leggero stiramento
- Ripetere 3 volte mantenendo la posizione per 20 secondi
Estensione dell’arto
- Seduti a un tavolo, appoggiare il braccio e portare il corpo in avanti per allungarlo
- Ripetere 10 volte mantenendo la posizione per 10-15 secondi
Stabilizzazione della scapola
- In piedi, schiena al muro, braccia aperte e gomiti flessi a 45°
- Spingere i gomiti contro la parete portando il busto in avanti
- Ripetere 8-10 volte mantenendo la posizione per 15-20 secondi
Stretching dei pettorali
- In piedi davanti a una porta, mani e avambracci sui montanti laterali
- Gomiti flessi a 90° all’altezza delle spalle, avanzare con il corpo
- Ripetere 3 volte mantenendo la posizione per 20 secondi
Esercizio con l’elastico
- In piedi, elastico tra le mani, sollevare il braccio interessato rimanendo 10 cm sotto la spalla
- Effettuare 3 serie da 8-10 ripetizioni
Conclusione
La frattura della clavicola è un infortunio comune che può essere trattato efficacemente con approcci conservativi o chirurgici. Al Centro Colombo Genova riceverete un trattamento tempestivo e una riabilitazione adeguata per un recupero ottimale e per prevenire complicanze a lungo termine.