Distorsione di Caviglia: dalla Diagnosi al Trattamento

distorsione di caviglia: fisioterapia, riabilitazione con i fisioterapisti del Centro Colombo Genova

La distorsione di caviglia è uno dei traumi più comuni, sia per gli atleti che per la popolazione generale. Questo tipo di lesione può verificarsi durante attività sportive, ma anche nella vita quotidiana, come camminando su superfici irregolari o scivolando accidentalmente.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio le diverse tipologie di distorsione della caviglia, le strutture anatomiche coinvolte, come diagnosticare accuratamente le lesioni e le opzioni di trattamento disponibili, sia conservative che chirurgiche.

Anatomia della Distorsione della Caviglia

La caviglia è un’articolazione complessa e fondamentale per il movimento, composta da numerose strutture ossee, legamentose, tendinee e cartilaginee. Durante un trauma distorsivo, è possibile che una delle ossa principali di questa articolazione, l’astragalo, possa temporaneamente o parzialmente fuoriuscire dalla sua sede anatomica, chiamata mortaio tibio-tarsico. Questo fenomeno può avvenire a seguito di vari movimenti anomali o “preternaturali” dell’articolazione, tra cui:

Movimenti che Causano Distorsione

Inversione: Questo movimento si verifica quando il piede ruota verso l’interno rispetto alla caviglia. È il meccanismo di lesione più comune nelle distorsioni della caviglia. Durante l’inversione, le strutture laterali della caviglia sono maggiormente esposte a traumi, in particolare:

    • Legamento peroneo-astragalico anteriore (LPAA): Spesso il primo a essere lesionato.
    • Legamento peroneo-calcaneare (LPC): Coinvolto nei casi di maggiore gravità.
    • Legamento peroneo-astragalico posteriore (LPAP): Raramente interessato.

Le forze che agiscono durante un trauma in inversione possono anche causare lesioni ossee, come fratture del quinto metatarsale, spesso provocate dalla trazione del tendine peroneo-breve. Inoltre, il movimento può causare impatti che danneggiano la cartilagine e l’osso subcondrale, come nel caso di lesioni condro-osteoarticolari.

Eversione: Meno frequente ma potenzialmente più grave, questo movimento avviene quando il piede ruota verso l’esterno rispetto alla caviglia. Il danno è principalmente a carico del lato interno dell’articolazione, colpendo:

    • Legamento deltoideo: Si estende dal malleolo mediale all’astragalo e alla capsula articolare.
    • Spring legament: Supporta l’arco plantare, la sua lesione può portare a un cedimento dell’arco stesso, causando un piede piatto.

Le distorsioni in eversione sono spesso associate a lesioni cartilaginee laterali e possono causare fratture dei malleoli tibiale e peroneale, oltre a potenziali fratture del calcagno e del cuboide.

Movimento antero-posteriore: Conosciuto anche come trauma da “frenata”, questo movimento coinvolge principalmente l’articolazione sottoastragalica, situata tra l’astragalo e il calcagno. Si verifica quando il piede rimane ancorato al suolo mentre la caviglia prosegue in avanti. Le strutture danneggiate possono includere:

    • Legamento interosseo cruciforme: Situato tra astragalo e calcagno.
    • Legamento peroneo-calcaneare (LPC): In caso di distorsione grave.

Questo tipo di trauma può danneggiare le superfici articolari, causando lesioni cartilaginee che possono richiedere trattamenti specifici, incluse tecniche chirurgiche avanzate come la rigenerazione delle superfici cartilaginee o, in casi estremi, l’artrodesi sottoastragalica.

Altre Strutture Anatomicamente Coinvolte

Ossa: Oltre ai movimenti distorsivi, le ossa della caviglia sono a rischio di fratture. Le più comuni includono:

    • Malleoli (mediale e laterale): Possono fratturarsi in caso di traumi significativi.
    • Quinto metatarsale: Spesso fratturato durante l’inversione.
    • Cuboide, calcagno e perone: Specialmente in fratture da compressione o avulsione.

Cartilagine: La cartilagine articolare può subire danni in quasi tutte le distorsioni, specialmente in caso di traumi ad alta energia. Le lesioni cartilaginee possono variare da semplici contusioni a fratture condro-osteoarticolari complesse.

Tendini: I tendini, che trasmettono la forza muscolare alle ossa, possono essere lesionati durante una distorsione. I più frequentemente coinvolti sono:

    • Tendine peroneo lungo e peroneo-breve: Essenziali per la stabilità laterale del piede.
    • Tendine tibiale posteriore: Importante per il mantenimento dell’arco plantare.
    • Tendini flessori lunghi delle dita e dell’alluce: Meno frequentemente lesionati, ma comunque rilevanti.

    Diagnosi delle Distorsioni di Caviglia

      La diagnosi di una distorsione della caviglia richiede un’attenta valutazione clinica, supportata da esami di imaging. Il processo diagnostico può includere:

      • Valutazione clinica: Un esame fisico iniziale per valutare il gonfiore, il dolore e la limitazione del movimento. Questa fase è cruciale per determinare la necessità di ulteriori esami.
      • Radiografie: Utilizzate per escludere fratture ossee. In base alla gravità del trauma e ai sintomi, possono essere effettuate radiografie della caviglia, del piede o della gamba per escludere lesioni ossee.
      • Risonanza magnetica (RM): Consigliata per valutare lesioni legamentose complesse o sospette lesioni cartilaginee. L’RM è particolarmente utile quando i sintomi persistono o peggiorano, ed è generalmente effettuata a distanza di almeno 20 giorni dal trauma per ottenere risultati diagnostici più chiari.

      La corretta diagnosi è essenziale per pianificare un trattamento adeguato, che può variare da interventi conservativi a chirurgici, a seconda della gravità delle lesioni riscontrate. 

      Trattamento e Riabilitazione delle Distorsioni della Caviglia

      Il trattamento delle distorsioni della caviglia varia in base alla gravità della lesione e alle esigenze specifiche del paziente. Nella maggior parte dei casi, le terapie conservative sono sufficienti per garantire una completa guarigione. Tuttavia, in situazioni più severe o in caso di instabilità cronica, può essere necessario ricorrere a trattamenti chirurgici. Vediamo in dettaglio le opzioni disponibili.

      Trattamento Conservativo

      Il trattamento conservativo tramite fisioterapia e riabilitazione è spesso il primo approccio per le distorsioni della caviglia, poiché permette di ridurre i sintomi e favorire il recupero senza ricorrere a interventi invasivi. Le componenti principali del trattamento conservativo includono:

      • Terapie fisiche: Sono fondamentali per ridurre il dolore e l’edema. Al Centro Colombo Genova, utilizziamo una combinazione di tecniche come Tecar sin200, laserterapia e tecarterapia. Queste terapie aiutano a migliorare la circolazione locale, ridurre l’infiammazione e accelerare il processo di guarigione.
      • Bendaggi funzionali e kinesiotaping: Questi strumenti sono utilizzati per stabilizzare l’articolazione della caviglia durante la fase acuta e per facilitare il movimento sicuro. I bendaggi funzionali offrono supporto esterno senza limitare eccessivamente il movimento, mentre il kinesiotaping può migliorare la propriocezione e supportare la funzione muscolare.
      • Rieducazione propriocettiva: Questa fase è essenziale per il recupero completo e la prevenzione delle recidive. La propriocezione si riferisce alla capacità di percepire la posizione e il movimento del proprio corpo nello spazio. Esercizi specifici aiutano a ristabilire l’equilibrio e la stabilità, riducendo il rischio di future distorsioni.

      Trattamento Chirurgico

      Il trattamento chirurgico è considerato in casi specifici, principalmente quando il trattamento conservativo non è sufficiente o quando il paziente presenta instabilità cronica della caviglia. Le principali indicazioni per la chirurgia includono:

      • Fallimento della terapia conservativa: Se, dopo un adeguato periodo di trattamento conservativo, i sintomi persistono o peggiorano, la chirurgia può essere presa in considerazione.
      • Instabilità cronica: Situazioni in cui i legamenti danneggiati non riescono a guarire completamente, causando ripetuti episodi di instabilità.

      Le tecniche chirurgiche possono essere classificate in:

      • Chirurgia anatomica: Questi interventi mirano a riparare o ricostruire i legamenti lesionati, preservando il più possibile le strutture originali dell’articolazione.
      • Chirurgia non-anatomica: Coinvolge l’uso di tendini per sostituire i legamenti danneggiati, offrendo una soluzione alternativa quando le strutture originali non possono essere riparate adeguatamente.

      Grazie alle tecniche mini-invasive moderne, come quelle utilizzate dallo specialista di ortopedia di piede e caviglia del Centro Colombo Genova, il dott. Luca Carboni, è possibile eseguire interventi chirurgici con incisioni minime, riducendo il dolore post-operatorio e permettendo un recupero più rapido. In molti casi, non è necessaria un’immobilizzazione prolungata, e il paziente può iniziare la riabilitazione in tempi brevi, con un ritorno alle attività sportive entro circa quattro mesi.

      Conclusioni

      La distorsione della caviglia è un trauma comune ma complesso, che richiede una diagnosi accurata e un trattamento personalizzato. Al Centro Colombo Genova, il nostro team di specialisti lavora in sinergia per garantire una rapida e sicura riabilitazione, minimizzando il rischio di complicanze e recidive. Se hai subito una distorsione della caviglia, non esitare a contattarci per una valutazione e un piano di trattamento su misura.

      Contattaci per ulteriori informazioni o per prenotare una visita. La tua salute e il tuo benessere sono la nostra priorità!

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